Il ciclamino: come prendersene cura

Il ciclamino, conosciuto anche col nome di Cyclamen, appartiene alla famiglia delle Myrsinaceae. Ma come prendersene cura? Vediamolo insieme.

Il ciclamino, conosciuto anche col nome di Cyclamen, appartiene alla famiglia delle Myrsinaceae – che comprende circa 35 generi e un migliaio di specie.

Quella del ciclamino è una pianta autunnale ma, se curata nel modo corretto, regala splendidi fiori colorati anche per tutto l’inverno, fino alla primavera.

Ne esistono di molte dimensioni e colori, e la sua coltivazione non richiede cure eccessive. Ecco perché, la pianta del ciclamino è una tra le più apprezzate, anche per via dei suoi fiori vivaci e per l’intenso profumo.

Ciclamino, pianta e fiore autunnale.

Varietà di ciclamini

Esistono 20 diverse specie di ciclamini e bisogna differenziare tra i ciclamini da esterno, più piccoli, da quelli che possono essere coltivati in casa.

In Italia trovi tuttavia 3 specie che crescono spontaneamente:

  1. Cyclamen hederifolium, conosciuto anche come Ciclamino Napoletano: è uno tra i più resistenti e facili da coltivare anche in giardino. Il periodo di fioritura inizia ad agosto e prosegue fino a novembre/dicembre e, i suoi colori, vanno dal bianco al rosa pallido, fino ad arrivare a tinte più scure. Questa specie risulta molto tollerante anche alle basse temperature ma fai attenzione ad un particolare: le radici spuntano solo nella parte superiore del tubero! Ecco perché dovrai prestare attenzione a non interrare i nuovi tuberi nel verso sbagliato.
  2. Cyclamen purpurascens, o Ciclamino Europeo: questo è l’unico che fiorisce solamente in estate, tra agosto e settembre, ed è uno tra i più profumati. Cresce tra rocce e boschi dell’arco alpino ed è in grado di tollerare perfettamente il gelo. Lo si trova principalmente con fiori di tonalità rosa carminio e la sua facilità di coltivazione lo rende perfetto anche per giardini o per la coltivazione in balcone.
  3. Cyclamen repandum, ovvero il Ciclamino Romano: questa specie è prettamente primaverile, i suoi fiori iniziano infatti a sbocciare tra aprile e maggio, con colori purpurei. È consigliato coltivarlo in piena terra, in posizioni ombreggiate. Anche in questo caso, come nel Ciclamino Napoletano, dovrai prestare attenzione a piantare i tuberi; le sue radici crescono solamente nella parte inferiore.

Ti sarà comunque possibile trovare altre specie coltivate, ma non spontanee. Tra queste ci sono il Cyclamen persicum (il ciclamino dei fiorai), che rappresenta il vero progenitore di tutti i ciclamini coltivati sul mercato, il Cyclamen africanum, il quale cresce molto rapidamente e per questo motivo dovrai fornirgli un vaso adeguato alle sue dimensioni, il Cyclamen coum, che si contraddistingue per i suoi fiori a forma tondeggiante e leggermente schiacciati e l’ormai raro Cyclamen creticu, il ciclamino bianco caratteristico dell’isola di Creta.

Pianta di ciclamino con fiori colorati

Come coltivare il ciclamino

La pianta di ciclamino, deve vivere all’aperto, in quanto è in grado di sopportare bene le basse temperature. Esiste però un’eccezione: dovrai riparare il ciclamino dei fiorai quando la temperatura scende sotto lo zero. Spostalo in casa in una stanza fresca, oppure stendi un telo di tessuto non tessuto attorno ad esso, fino a quanto non è passato il gelo.

Dovrai evitare l’esposizione diretta ai raggi solari: per il ciclamino dei fiorai in settembre/ottobre e in marzo/aprile, per i ciclamini spontanei invece da aprile a settembre.

Il terriccio deve essere sempre umido, evita però i ristagni di acqua che potrebbero far marcire il tubero. Mai versare l’acqua al centro della pianta, questo causerebbe muffe dannose.

Inoltre, dovrai concimare le tue piantine ogni due o tre settimane, con fertilizzante per piante fiorite, somministrato insieme all’acqua d’innaffiatura.

Infine, togli regolarmente foglie e fiori appassiti: se tardi a farlo potrebbero marcire danneggiando così anche il resto della pianta.

Durante il periodo primaverile, le foglie diventeranno secche. Non spaventarti, in autunno si rinnoveranno. Quando arrivano i primi caldi, è sempre bene sospendere le innaffiature e le concimazioni, questo proprio per far seccare le foglie. Dovrai strapparle e portare il vaso in un locale fresco e buio, dandogli acqua una volta al mese. A settembre, quando riporterai il vaso alla luce e all’aria, riprendendo ad innaffiarlo e concimarlo, il tubero rifiorirà, come nuovo!

Condividi l’articolo: