Cactus e succulente: cura e manutenzione delle piante grasse

Il mondo delle Cactacee e succulente è affascinante per la loro fisiologia, per i ritmi vitali lentissimi. Come prendersene cura?

La cura e manutenzione delle piante grasse è fatta di pochi e semplici accorgimenti: proprio per questo, le piante grasse sono perfette negli ambienti interni con molta luce e lontano da correnti d’aria fredda.
Sia cactus e succulente si prestano bene a decorare anche uffici, negozi, bar e ristoranti. Inoltre, hanno la capacità di assorbire fattori inquinanti rilasciati da colle edilizie, solventi e macchine per ufficio.

Differenza tra piante grasse: cactus o succulente?

Il termine popolare “piante grasse” accomuna le specie con foglie succulente, che cioè immagazzinano l’acqua.
Tra loro ci sono le Cactacee, una grande famiglia botanica di piante senza foglie, con o senza spine, che include i veri e propri cactus tondeggianti o colonnari; un elemento tipico delle Cactacee è l’areola, le zone feltrose dove nascono le spine.

Le piante succulente sono una tipologia presente in molte altre famiglie botaniche (Asfodelacee come l’aloe, Aizoacee come il mesembriantemo, Crassulacee e tante altre).
Alcune succulente hanno foglioline che vengono perse quando la pianta entra nel periodo di riposo.

Il mondo variegato delle Cactacee e succulente è molto affascinante anche per la loro fisiologia molto diversa rispetto al resto del regno vegetale: la respirazione notturna è ridotta al minimo, sono dotati di una “intelligenza sensoriale”, i ritmi vitali sono lentissimi.

Cura e manutenzione delle piante grasse: cactus e succulente

Ambiente

In casa e ufficio occorre una zona luminosa. In terrazzo e giardino la maggior parte dei cactus ama il pieno sole.
Alcune succulente, come il “cactus di Natale” (Schlumbergera) vogliono la
mezz’ombra.

Molti cactus fioriscono in casa in inverno, dopo un periodo di riposo con temperatura fresca sotto i 18 °C. In alcune specie la fioritura avviene solo dopo i 10-15 anni di età della pianta.

Rinvaso

Dopo l’acquisto, se non vengono trapiantati in giardino, cosa possibile solo nel Sud e nelle zone marine con clima sempre mite, è bene rinvasare cactus e succulente in un contenitore più largo, con un terriccio per cactacee o terriccio universale miscelato a sabbia.

I mini-cactus possono essere trapiantati in ciotole e cassette miste, decorandone la superficie con ghiaia.

Acqua e concime

Tutte le succulente e i cactus immagazzinano acqua nel fusto e nelle foglie; il marciume radicale è il rischio maggiore. L’acqua va fornita quando il terriccio si è ben asciugato; in inverno, in ambienti freschi e luminosi, le innaffiature vanno sospese.
In estate le piante in terrazzo o giardino richiedono acqua sempre rispettando il criterio di innaffiare quando la terra è asciutta: in piccoli vasi al pieno sole questo può accadere ogni 1-2 giorni, indicativamente in vasi grandi ogni 3-4 giorni. È buona norma toccare il terriccio per assicurarsi del suo stato prima di innaffiare.

Per la nutrizione si utilizza preferibilmente un concime liquido per piante grasse ogni 12-15 giorni da aprile a settembre. Sospendere le concimazioni in autunno-inverno.

L’Italia ha una grande tradizione nella produzione di cactus e succulente in specie e varietà diverse, ideali come piante ornamentali a manutenzione “quasi zero” e minimo consumo di acqua.

Vivai di produzione di cactus e
succulente sono presenti in particolare in Emilia Romagna, Lazio, Puglia, Liguria. Da questi vivai arrivano esemplari di varie dimensioni, veri gioielli da coltivare in casa, giardini e terrazzi.

Condividi l’articolo:

Ornitogallo come prendersene cura

Ornitogallo: come prendersene cura

L’ornitogallo è una bulbosa perenne, di facile reperibilità e coltivazione, originario di molte zone tra cui Asia, Europa, Nord Africa e Nord America. Raggiunge un’altezza che varia dai 30 agli 80 centimetri e i suoi fiori possono avere diverse tipologie di colorazione, arancione, bianco ma anche rosso o giallo, a seconda della varietà.

Leggi tutto »