Le 5 margherite di fine estate

La fine dell’estate è prodiga di margherite, e fra tutte, ce ne sono 5 specie splendidamente fiorite sino alla fine di settembre.

È il primo fiore che disegniamo da bambini, nella versione “classica” con centro giallo e “petali” bianchi.
Ma il fiore a margherita non si esaurisce qui: alla famiglia delle Asteracee appartengono ben 23 mila specie nel mondo. Ed è proprio questa abbondanza che ci permette di avere “fiori a margherita” durante quasi tutto l’anno.

Margherite di fine estate

Astri, i settembrini

Da fine agosto e per tutto settembre, gli astri spiccano in varietà alte da giardino e basse da balcone o terrazzo, e in tutti i colori freddi tranne il blu puro.

Dopo l’acquisto, non rinvasiamoli ma annaffiamoli con molta attenzione: detestano gli stress idrici!
Mettiamo il sottovaso e bagniamo regolarmente al suo interno, senza bagnare il fogliame, appena il terriccio si sta asciugando.
Ogni 10 giorni aggiungiamo anche una dose di concime liquido per piante da fiore. Rimuoviamo i capolini già sfioriti, per stimolare al massimo la produzione di nuovi boccioli. Teniamoli in pieno sole o al massimo a mezz’ombra. 

Rudbeckia, i toni caldi

Una margheritona in accese gradazioni di giallo, arancio e rosso, con centro marrone, in varie combinazioni, del diametro di 10 e più cm portata da steli di circa 110 cm, da giugno a ottobre.

È una perenne, la cui parte aerea scompare completamente con il gelo. Si pianta in giardino, in terreni ben drenati ma non siccitosi e in pieno sole o al massimo a mezz’ombra, dove funge da quinta nelle aiuole, o al centro in un grande ciuffo, ma anche come bordura alta per un vialetto largo.
Può essere coltivata anche in vaso, che deve essere grande almeno 22 cm. Non teme il gelo né il caldo; tollera l’inquinamento e perfino la salsedine.
Le annaffiature devono essere regolari e mediamente abbondanti in estate, accompagnate da concimazioni liquide per piante da fiore ogni 15 giorni.

Helenium, ancora estate

Ha i colori dell’estate che sta finendo l’Helenium, o girasole delle paludi, così rustico da resistere dalla pianura fino all’alta montagna, ma solo su un terreno ricco e umido perché gli steli rizomatosi necessitano di molta acqua. Per lo stesso motivo il vaso deve essere molto grande, 24 cm di diametro, e in plastica, e le annaffiature in primavera-estate devono essere continue e abbondanti, accompagnate da una concimazione con un prodotto liquido per piante da fiore ogni 10 giorni.

In cambio regala una profusione di corolle grandi dal centro prominente che sfavillano, nella luce obliqua di settembre, nei toni del rosso, giallo, arancio e mogano e rappresentano una risorsa preziosa per le api, come tutte le margherite.

Dalia, fino al primo freddo

Pianta da tubero, si trova in varietà nane o comunque poco ingombranti, dalle “corolle” variopinte: bianco, rosa, giallo, arancio, rosso, porpora, viola, anche bicolori, screziate o variegate.
Si schiudono a getto continuo da giugno fino a ottobre inoltrato, perché non temono un freddo moderato (fino a 8 °C). È importante fornire acqua abbondante e regolare, senza però mai bagnare il fogliame e concimare due volte al mese con un prodotto liquido per piante da fiore, sino a fine ciclo. Tagliamo regolarmente i capolini appassiti, subito sopra il germoglio sottostante: faciliteremo la produzione di nuovi boccioli, anziché di semi.

Echinacea, per il giardino

Dall’inizio di agosto l’echinacea si produce in una continua profusione di voluminosi capolini color rosa carico, quasi vinato, alti 50-70 cm, eretti e resistenti, anche curiosamente doppi.

Pianta perenne, robusta e rustica, ama grandi spazi e tranquillità: una volta scelta la posizione, in pieno sole al Nord, a mezz’ombra al Sud, lasciamola crescere indisturbata. Per lo stesso motivo è più adatta alla piena terra che non al vaso. Non chiede praticamente cure, salvo le annaffiature nella prima estate dopo l’impianto. Resiste al gelo, ma non ama molto il caldo, né le zone costiere.

Possiamo utilizzarla anche come fiori recisi, sia freschi per armoniosi mazzi, sia essiccati appesi a testa in giù in luogo fresco e ombroso, per una bellezza durevole.

Condividi l’articolo: