Ornitogallo: come prendersene cura

L'ornitogallo è una bulbosa perenne, di facile reperibilità e coltivazione, originario di molte zone tra cui Asia, Europa, Nord Africa e Nord America. Raggiunge un'altezza che varia dai 30 agli 80 centimetri e i suoi fiori possono avere diverse tipologie di colorazione, arancione, bianco ma anche rosso o giallo, a seconda della varietà.

L’ornitogallo è una bulbosa perenne, di facile reperibilità e coltivazione, originario di molte zone tra cui Asia, Europa, Nord Africa e Nord America. Raggiunge un’altezza che varia dai 30 agli 80 centimetri e i suoi fiori possono avere diverse tipologie di colorazione, arancione, bianco ma anche rosso o giallo, a seconda della varietà.

L’altro nome con cui l’ornitogallo è comunemente noto, “Stella di Betlemme“, si deve alla forma a stella che i suoi fiori assumono una volta aperti, alla sua presenza in Medio Oriente e ad alcune tradizioni che legano questa pianta alla storia delle origini del Cristianesimo.

Varietà della Stella di Betlemme

Il genere Ornithogalum comprende una ricchissima varietà di specie: ne esistono infatti circa duecento. Tra le più note e diffuse ricordiamo:

  • Ornithogalum arabicum: originario del Nord Africa e di alcune zone dell’Europa meridionale, dai fiori bianchissimi che contrastano con il centro di colore nero;
  • Thyrsoides: anch’esso di origine africana, noto per il suono che produce quando avviene lo sfregamento di due steli, a cui si deve il nome di “Cincerinci” (“suono”) con cui questa varietà è nota in Africa;
  • Nutans: asiatico ed Europeo, dai tipici fiori pendenti di grandi dimensioni e dal colore argentato;
  • Umbrellatum: molto comune in Italia, in particolare nelle regioni meridionali, caratterizzata dai fiori bianchi con vistose striature verdastre, i cui petali si aprono al mattino e si chiudono dopo il tramonto. Da questa varietà derivano inoltre alcune specie ibride di colori e dimensioni differenti.
Ornitogallo fiore arancione

Come prendersi cura dell’ornitogallo

L’ornitogallo può essere esposto anche a sole diretto, ma riesce ad adattarsi anche ad ambienti semi ombrati, purché siano privi di forti correnti ventose. I suoi fiori sbocciano in tarda primavera, generalmente tra i mesi di maggio e giugno, ma alcune varietà iniziano a fiorire già a fine marzo. Dissotterrando e diradando i bulbi durante il periodo del riposo invernale, ed aggiungendo al terreno del concime organico, si può ottenere una fioritura dell’ornitogallo particolarmente rigogliosa.

La quantità e la frequenza dell’irrigazione variano a seconda del periodo. Va mantenuto un terreno umido soprattutto in primavera durante la fioritura. In questo periodo, l’ornitogallo non resiste alla siccità ed è bene annaffiarlo almeno ogni dieci giorni, o anche più frequentemente se la pianta è del tutto esposta al sole. Durante l’inverno, l’irrigazione deve essere molto meno frequente, soprattutto nei periodi di maggiore freddo.

La concimazione dell’ornitogallo avviene in due modi differenti. Prima della semina, bisogna aggiungere al terreno concime organico a lenta cessione. Durante il periodo della fioritura o poco prima, la pianta va invece nutrita ogni due settimane con un concime liquido. Un eccesso di concime potrebbe causare la perdita delle foglie o la mancanza della fioritura, per cui è bene non esagerare.

La Stella di Betlemme non necessita di una vera e propria potatura, anche se è importante eliminare foglie e fiori secchi insieme alle parti danneggiate, per tenere lontani i parassiti e preservare la bellezza della pianta.

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Ornitogallo come prendersene cura

Ornitogallo: come prendersene cura

L’ornitogallo è una bulbosa perenne, di facile reperibilità e coltivazione, originario di molte zone tra cui Asia, Europa, Nord Africa e Nord America. Raggiunge un’altezza che varia dai 30 agli 80 centimetri e i suoi fiori possono avere diverse tipologie di colorazione, arancione, bianco ma anche rosso o giallo, a seconda della varietà.

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