Vinca: come coltivarla e mantenerla nel tempo

La Vinca è una pianta sempreverde, perfetta per le fioriere estive ma facile da mantenere anche fino alle soglie dell’autunno. Vediamo come coltivarla.

La Vinca, nota anche con il nome di “Pervinca” è una pianta originaria dall’isola di Madagascar e delle zone meridionali dell’India, dei Tropici e dell’Europa. Le varietà sono molto diverse tra di loro e ne esistono ben sette tipologie che possono avere dimensioni più o meno grandi.

Appartiene alla famiglia delle Apocynaceae, perenni e dotate di fiori dal caratteristico colore. L’origine del nome “Vinca” è legato a due diverse parole latine: il primo termine è “vincus”, che significa flessibile ed è legato al fatto che i fusti di questa pianta sono flessuosi e sottili; il secondo termine è invece “vincire” che significa legare, in riferimento all’apparato radicale che ancora saldamente la pianta al terreno.  

I fiori della Vinca sono impiegati molto come ornamenti, sono infatti perfetti per le fioriere estive, ma sarà facile mantenerli anche fino alle soglie dell’autunno.

I fiori della Vinca sono composti da 5 petali con numeroso tonalità ed ha la tendenza a crescere in cespugli compatti che possono raggiungere anche i 60 – 80 centimetri di diametro.

Come coltivare e curare la pianta della Vinca

La Vinca è una pianta sempreverde che si adatta ad ogni tipologia di terreno. Per avere comunque condizioni ideali è preferibile piantarla in un mix di torba terriccio e terra da giardino. L’alternativa è quella di utilizzare terreni drenata e soffici, ottenuti mischiando terreno fertile, sabbia e terra di foglie.

Nei mesi estivi, all’incirca da maggio alla fine di agosto, le irrigazioni devono essere abbondanti ogni circa 2 – 3 giorni, senza creare però ristagni che possono far marcire le radici. Inoltre, è bene ricordarsi di aggiungere del concime ogni circa 15 – 20 giorni contenente un alto contenuto di potassio, specifici per le piante da fiori.

Anche se è una pianta resistente, la Vinca è sensibile alle basse temperature, soprattutto le specie originarie dei tropici. È quindi bene coltivarla in vaso e portarla al riparo in casa nel periodo invernale, quando le temperature scendono al di sotto di 1°C. Durante l’estate, invece, dovrai esporla al Sole, così che possa svilupparsi al meglio.

Questa pianta è difficilmente colpita da malattie o parassiti, dovrai solamente prestare attenzione a non creare ristagni d’acqua nel terreno e nel vaso. In questi casi, infatti, è probabile la formazione di muffe sulle radici, provocandone poi la morte della pianta stessa.

Infine, per ottenere esemplari cespugliosi e opportuno potarli alla fine dell’inverno, a 7 – 8 centimetri dalla base, si può intervenire con la potatura anche in estate se le piante si dovessero sviluppare eccessivamente. Per avere piante con un gran numero di fiori, si può inoltre ricorrere alla regolare cimatura degli steli.

Moltiplicazione della Pervinca del Madagascar

La moltiplicazione si può fare per seme o per talea, ma generalmente si preferisce la moltiplicazione per seme.

A fine primavera si utilizzano talee erbacee lunghe 10 cm o, in estate, talee semi-legnose da far radicare in una cassetta con un miscuglio di terriccio e sabbia e mantenute a una temperatura di circa 24°C.

La talea ha radicato quando iniziano a comparire i primi germogli e si lascia irrobustire, poi appena è sufficientemente grande, può essere trapiantata nel suo vaso definitivo.

La semina avviene nei mesi di febbraio-marzo e, appena le piantine hanno prodotto il secondo paio di foglie, vengono cimate per farle subito accestire. I semi, essendo molto piccoli, vengono mescolati con sabbia e messi in un substrato adatto per la semina e vaporizzati ogni tanto. A 20°C la germinazione avviene dopo un mese e la fioritura si avrà entro generalmente 3 mesi.

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